Duplice omicidio a Naro: giudizio immediato
Il Tribunale di Agrigento dispone il giudizio immediato a carico di Omar Edgar Nedelkov, imputato del duplice omicidio delle due romene a Naro.
Il procuratore di Agrigento, Giovanni Di Leo, e il pubblico ministero, Elettra Consoli, ritengono evidenti le prove di colpevolezza. E il giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Giuseppe Miceli, ha condiviso e ha disposto il giudizio immediato, scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, a carico di Omar Edgar Nedelkov, 25 anni, originario dell’est Europa e residente a Naro, dove lo scorso 5 gennaio avrebbe efferatamente ucciso due romene, Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarnescu, 58 anni. Prima udienza il 26 settembre innanzi alla Corte d’ Assise di Agrigento, che lo giudicherà per duplice omicidio e vilipendio di cadavere, con l’aggravante della crudeltà. Naro, quartiere Sant’Erasmo, la sera di giovedì 4 gennaio, una cena a casa di Delia Zarnescu, in via Leonardo da Vinci. A tavola non mancano i superalcolici. Seduti anche Nedelkov e un suo amico, un romeno di 50 anni. Nedelkov ubriaco, molesta Delia. Lei butta tutti fuori da casa. Il 50enne rientra a casa sua. Nedelkov si reca nella vicina casa di Maria Russ, in vicolo Avenia. Di lei si è parlato durante la cena: vive da sola, dopo la separazione dal marito. Lui ha abusato di lei? Interrogativo al momento senza risposta. Però l’ha massacrata, uccisa a botte e poi bruciata, appiccando il fuoco su una poltrona nel salone d’ingresso. Poi ancora lui torna a casa di Delia, sfonda la porta e con ferocia brutale le spacca in testa tutto ciò che ha a portata di mano, trucidandola. Nedelkov ha tentato di costruirsi un alibi che è crollato subito. Infatti lui, che ha telefonato al 118 per soccorrere Delia Zarnescu appena aggredita mortalmente, ha raccontato: “Questa notte sono stato al bar con la mia fidanzata”. Peccato che la fidanzata lo ha subito smentito: “Non è vero. Non solo non è stato con me in nessun bar, ma mi ha anche chiesto di confermare la sua bugia”. E anche il titolare del bar indicato dal romeno ha negato: “Non è vero. Non l’ho proprio visto nel bar”. E poi: in vicolo Avenia le telecamere di video-sorveglianza all’esterno dell’abitazione di Maria Russ, morta carbonizzata dopo che lui avrebbe appiccato il fuoco, lo hanno registrato nitidamente intento ad entrare e uscire dalla casa di lei. Dal video emerge finanche che lui ha i pantaloni con la cerniera aperta. E poi: l’amico di lui, il 50enne a cena con lui a casa di Delia Zarnescu, e che poi, dopo essere stati buttati fuori da Delia, è rientrato a casa sua, ha raccontato: “Quando ho capito quello che era successo, ho fatto a botte con lui quando gli ho detto chiaramente che avrei chiamato i Carabinieri”. E poi, infine, la madre di Nedelkov ha rivelato che il figlio si era cambiato i vestiti sporchi di sangue.