LA GRANDE SETE DI AGRIGENTO CITTA’ DELLA CULTURA DA TERZO MONDO
di Paolo Cilona
Al circolo culturale Empedocleo di Agrigento si e’ svolto un dibattito per iniziativa della segreteria del PD sul grave problema dell’acqua che da sempre attanaglia la comunità agrigentina. Nel corso del dibattito al quale sono interventi Nino Cuffaro segretario provinciale,, Clio Li Calziresponsabile PNRR e politiche di coesione,Alfonso Buscemi segretario provinciale CGIL, Alvise Gangarossa presidente Consulta Aica, i deputati Giovanna Iacono del PD e Ida Carmina per i 5 Stelle. Le conclusioni sono state tratte dal senatore Antonio Nicita vice capo gruppo pd al Senato. La comunicazione più sorprendente e’stata la proiezione di una sequenza del film “La notte dei mandorli in fiore” del regista e giornalista Diego Romeo realizzato 40 anni addietro. Una sequenza ormai storica nel quale l’autore testimoniava i vari momenti di protesta cittadina in ordine alla grave crisi idrica, con Lillo Miccichè incatenato dinanzi il Municipio di Agrigento e dinanzi la Prefettura. Sono trascorsi otto lustri da quelle immagini drammatiche, eppure il problema dell’acqua nell’agrigentino e’sempre attuale con gravi ripercussioni sul piano dell’ igiene, del turismo, dello sviluppo economico e soprattutto per gli usi civili con turni di erogazione da paese del terzo mondo. Nel corso dei lavori sono state indicate soluzioni di breve e di lungo termine per governare la fase emergenziale:Riunificazione nella gestione AICA di tutte le risorse idriche dell’ATO con lo scioglimento dei Consorzi “Voltano e Tre Sorgenti”.Miglioramento dei criteri di distribuzione dell’acqua nei vari quartieri per una distribuzione equa. Priorità agli interventi di riparazione di impianti e condotta limitando per quanto possibile la perdita d’acqua. Scavo di nuovi pozzi. Erogazione del bonus idrico a famiglie indigenti. Requisizione dei pozzi privati e scavo di nuovi pozzi, misure già annunciate ma di cui non si hanno notizie precise.. Ricognizione delle sorgenti presenti nel territorio cittadino utilizzate in gran parte abusivamente. Controlli stringenti sulle autobotti private per verificarne la conformità.. Potenziamento dei controlli per individuare prese idriche abusive ed usi no appropriati dell’acqua potabile. Trasparenza della gestione AICA con comunicati settimanali sull’acqua dispobibile e sullo stato di avanzamento dei lavori in corso. Spetta oraall’amministrazione cittadina, al governo regionale siciliano e quello nazionale affrontare l’attuale emergenza idrica.