IN UNA CITTA’ FUORI CONTROLLO MEGLIO ESSERE UCCELLI DI ROVO CHE SCARABEI STERCORARI
Intervista di Diego Romeo a Roberta Lala coordinatrice cittadina IV
L’intervista l’abbiamo chiesta e ottenuta da Roberta Lala già assessore dimissionario della vecchia Giunta Miccichè e oggi coordinatrice cittadina di Italia Viva. Ci siamo rivolti quindi a uno degli “uccelli di rovo”che, sotto accusa, cercano di difendere questa città da certi “insetti stercorari” che si arrotolano nel fango agrigentino da loro stessi rimestato. Le cronache ce lo raccontano quotidianamente con opinioni in prevendita che si rivelano peggiori di un saldo stagionale. Mentre ci sono migliaia di cittadini che non hanno voce e che patiscono sofferenze che vengono, da altri scrittori ,dribblate con cinismo.
Roberta Lala, allora, ne vogliamo parlare senzatroppe circonlocuzioni?
—Si, perché mentre l’emergenza idrica costringe la cittadinanza a rincorrere le autobotti, la regione siciliana finanzia per un importo di circa 1.200 mila euro la promozione del territorio in vista di Agrigento capitale italiana della cultura. Cos’e la cultura ? Come diceva Oriana Fallaci “L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò’ che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza”.Altrimenti la cultura non serve a nulla.
—Per favore, entriamo subito nei dettagli… per esempio le assistenti sociali che popolano il distretto sanitario, possono svolgere un lavoro benemerito….
—Qualcuno dimentica le persone più fragili e meno fortunate, ci sono tanti anziani che vivono da soli e sono impossibilitati a recarsi presso la fontana di Bonamoroneper riempire i bidoni. Abbiamo visto in questi giorni il grido di una mamma con un figlio disabile che da settimane dopo aver chiamato l’Aica attendeva l’autobotte. Questa distanza dai cittadini meno fortunati di certo rappresenta la faccia opposta della cultura. Se l’Istituzione non sta accanto ai cittadini che vivono difficoltà ha fallito il suo mandato. E’ arrivato il momento che i servizi sociali del Comune di Agrigento,creando un numero dedicato, raccolgano le istanze di chi vive situazioni di emergenza sull’emergenza.
—Le sordità si estendono dalla Regione ai Comuni
—Ho letto con rammarico le dichiarazioni del Presidente Schifani il quale sostiene che le strutture turistiche non stanno ricevendo disdette e l’acqua non mancherà a nessuno. Addirittura ho letto che sono fake news, che si sta mistificando. Sarei lieta se il Presidente Schifani potesse vivere un’intera giornata nella mia città, gli farei fare una bella passeggiata al centro, al Viale della Vittoria che ormai è una vera palude, un vespaio. Sicuramente non potrebbe utilizzare ( perchè inesistenti)nessun bagno pubblico. Magari si potrebbe concludere la giornata con una cena in Via Atenea cuore pulsante della città dove il calo delle presenze turistiche sta mettendo in ginocchio le attività economiche.
—Agrigento vive circondata dal mito e i “giganti” di palazzo comunale si inebriano di queste messinscenateatrali che abbondano su scala industriale…E’ un trend farsesco….
—Agrigento è e resta la più bella città dei mortali se guardiamo ciò che madre natura ci ha donato, ma se osserviamo ciò che l’uomo nell’amministrarla sta facendo non possiamo che dire: la nostra città viene offesa giornalmente, calpestata da chi detenendo il potere da svariati anni non fa altro che millantare soluzioni mai portate a termine.
Ci vuole un cambio di passo, ho partecipato alla manifestazione per l’acqua, ho visto finalmente tanti cittadini protestare, così tanti che non ricordo manifestazioni passate così partecipate.
—Ma sono stati tutti riconfermati e i bocciati sono stati fatti promossi.
—Mi chiedo, che soluzioni si stanno adottando per risolvere la problematica? Sono stati individuati dei pozzi nel territorio? il Sindaco Francesco Miccichè dichiara che sta lavorando in silenzio, io credo che i cittadini vadano informati e resi partecipi perchè sono coloro che gli hanno dato fiducia e che meritano risposte chiare e certe.
—Non disturbiamo il manovratore e tiriamo le somme non in silenzio ma di fronte ai lettori.
—Concludo dicendo che non sono contro gli spettacoli, non sono contro gli eventi culturali, anzi ritengo siano indispensabili per la crescita di tutti e di ognuno di noi, ma credo anche che i soldi pubblici vadano spesi in ordine di priorità, l’acqua ed i servizi sono le priorità delle priorità. Appagate le esigenze primarie, si può volgere lo sguardo ad altro. Temo molto che nelle condizioni in cui versa Agrigento l’evento capitale della cultura per il nostro territorio rappresenti una lama a doppio taglio. Agrigento è una provincia molto, troppo penalizzata, mancano le autostrade per i collegamenti con gli aeroporti, mancano i treni veloci, mancano i servizi e ciliegina sulla torta manca l’acqua. credo che i vari governi regionali abbiano fallito, non mettendo in atto una seria programmazione . .