Crisi idrica, ecco la ‘cabina di regia nazionale’
Istituita la ‘cabina di regia nazionale’ per l’emergenza idrica in Sicilia. Tra le finalità il monitoraggio sugli interventi. I primi in agenda da domani ad Agrigento e provincia.
E’ a lavoro da due mesi la ‘cabina di regia regionale’ per la gestione dell’emergenza idrica in Sicilia, istituita dal presidente della Regione, Renato Schifani, e coordinata dal capo della Protezione civile, Salvo Cocina. E adesso è stata partorita la ‘cabina di regia nazionale’ per il coordinamento degli interventi contro la crisi idrica in Sicilia. E’ all’opera alla Presidenza del Consiglio, è capeggiata dal neo capo della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano, successore di Fabrizio Curcio, e ne sono parte anche Renato Schifani come commissario delegato in Sicilia per gli interventi urgenti, e il commissario nazionale, per gli stessi interventi urgenti in Sicilia, Nicola Dell’Acqua. Secondo lo statuto della ‘cabina di regia nazionale’, ovvero competenze e finalità d’azione, la struttura tecnica avrà lo scopo di definire gli interventi prioritari, da svolgersi anche in stralci o lotti funzionali sulla base della disponibilità delle risorse economiche. Poi di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi concernenti l’attuazione procedurale, tra determine, bandi, gare e contratti. Poi il monitoraggio delle fasi di realizzazione, quindi lo stato di avanzamento dei progetti. E poi gli aspetti di ordine finanziario, tra impegni di spesa e spese sostenute. E a proposito di monitoraggio sulla esecuzione degli interventi urgenti, come già annunciato in sede di ‘cabina di regia regionale’ riunita alla presidenza della Regione lo scorso primo agosto, entro metà agosto, quindi non dopo Ferragosto, la fornitura di acqua nelle case della provincia di Agrigento sarà aumentata di quasi il 20 per cento. In particolare, per compensare la riduzione di 10 litri al secondo causata dal prosciugamento dell’invaso Fanaco, i vertici dell’Aica, in presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, e di Salvo Cocina, il primo agosto hanno spiegato che, tramite alcuni recenti interventi, in particolare il riutilizzo di pozzi comunali a Favara, Ravanusa e San Biagio Platani, sono stati già immessi 18 litri d’acqua al secondo nella rete idrica gestita da Aica. E che, con interventi ancora in corso, entro domani 13 agosto sarebbero stati pompati altri 133 litri al secondo, quindi 133 più 18 uguale 151, che avrebbero aumentato il calibro del rubinetto attuale dell’Aica a 830 litri al secondo. E sono stati programmati altri interventi per il recupero di risorse idriche entro la fine di agosto (+10%) e ottobre (+15%). E altri lavori ancora saranno avviati pagandoli con 38 milioni di euro stanziati dalla Regione nel suo bilancio. Ebbene e pertanto: già da domani 13 agosto la ‘cabina di regia nazionale’ per il coordinamento e il monitoraggio degli interventi urgenti contro la crisi idrica in Sicilia dovrebbe monitorare che sia attuato quanto preventivato per Agrigento e provincia nella riunione del primo agosto della ‘cabina di regia regionale’.
teleacras angelo ruoppolo