IL PATROCINIO E LE ELARGIZIONI DELL’AMICHETTISMO REGIONALE
Di Paolo Cilona
I contributi elargiti dal presidente Renato Schifani per feste, spettacoli, comunicazione, e avvenimenti artìstici, sono state bene evidenziate in un servizio giornalistico da parte del quotidiano “La Sicilia”. Niente di nuovo sotto il sole della Trinacria. Sono strategie strettamentefinalizzate al consenso elettorale. Di solito i beneficiari sono amici, parenti, conoscenti, lettori di sicura fede politica. Chi si rivolge alla presidenza per avere il patrocinio in ordine a programmi e proposte culturali di assoluto valore e (per sua ingenuita’ )non ha dietro un santo, deputato, un amico di riferimento sul piano politico, non entrera’ tra i beneficiari. E’ tempo sprecato. Non rispondono alle pec. Per la presidenza le istanze dei cosiddetti estranei seppure inviare e ricevute, non esistono e trovano conforto solo nei cestini dell’ufficio di gabinetto. La Regione ha fatto del clientelismo una regola di vita. Difficile, in questo quadro, fare emergere pure e semplici proposte culturali, meritevoli di grande attenzione da parte della presidenza della Regione. Quel che conta e’ l’amico politico o la conoscenza di persone importanti per ottenere una raccomandazione. E cosi si finisce per fare apparire come un favore quello che e’ il diritto di ogni associazione culturale. E poi in materia di spesa le forze politiche si comportano in perfetta armonia. Forza Italia, Fratelli d’Italia, ecc.ecc. sono sullo stesso piano, amano mantenere le buone abitudini in materia di contributi in favore di associazioni culturali vicine sul piano politico e del consenso elettorale. In Sicilia da tempo sussiste nel bilanciu della regione la famosa tabella H, ove vige l’elenco delle associazioni amiche vicine ai potenti deputati, una sorta di lottizzazione della spesa pubblica erogata nel nome della cultura e della promozione turistica. Cosi e’ se vi pare direbbe un grande scrittore siciliano.