SULLA SCENA DEL PALACONGRESSI L’OPERA “EMPEDOCLE” DI FILIPPO PORTERA E NUCCIO MULA [gallery e video]
Testo foto e video di Diego Romeo
.L’opera musicale “Empedocle” di Filippo Portera può considerarsi un evento nazionale destinato a lasciare un segno profondo nel nuovo modo di concepire Musica e Teatro, che ha portato sulla scena circa ottanta artisti, con nomi di rilevanza nazionale,come l’interprete Gaetano Aronica, per la produzione del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi diretto da Roberto Sciarratta. Dopo il debutto vent’anni fa circa al teatro dell’Orto Botanico oggi Teatro dell’Efebo -ci dice Portera-per la riscrittura di tutta l’opera ho impiegato un anno e mezzo,anche per adeguarla al nuovo organico dell’ Orchestra che prevede, rispetto alla messinscena di venti anni fa , l’ingresso degli archi, del mezzosoprano Giulia Alletto e delle nuove tecnologie. La parte vocale dell’opera è affidata al Coro Magnificat diretto, con tecnica, sensibilità ed amore,dal maestro Lilia Cavaleri. E’ un’opera chi possiamo definire Teurgofonia, unica opera monotematica che parla del grande filosofo akràgantino, è un’opera musicale in due atti per sette personaggi, soli, Coro, mezzosoprano, Orchestra, elettronica ed immagini che include, teatro classico e ricerca ed innovazione musicale, armonizzati attraverso le stesse metriche espressive, che rendono l’opera un unicum capace di divulgare i valori primari della vita, amore verso la bellezza dell’Arte e trasmettere conoscenza, integrando i grandi pensieri filosofici empedoclei con, ad esempio, l’incedere della tammurinata di San Calò, inclusa nell’elemento Terra (uno degli elementi empedoclei), senza forzature, anzi con necessità di esserci. Nell’ Opera ogni suono, ogni parola, ogni movimento, ogni cosa viene plasmata ed assume l’entità necessaria e dovuta, l’intuito e l’istinto governano in simbiosi con le competenze e la tecnica, con il gusto ed il vedere diversamente. La musica magica ed invisibile, è l’asse portante della messinscena, oltre ad esprimersi e raccontare, prepara, invita e accompagna la recitazione, passando dai concetti classici a quelli più contemporanei di ricerca profumati di jazz, per coinvolgere a livello emotivo e sensoriale, un pubblico diversificato sia per età che per conoscenze personali. Ho sempre immaginato i suoni come sfere vuote pronte ad animarsi magicamente al soffio di un/a musicista capace di dare loro la vita riempiendole della propria anima. La parte poetica, si avvale delle grandi competenze di Nuccio Mula, che oltre a ridare nuova luce e linfa ai frammenti di Empedocle ritrovati, ha composto con più di 230 endecasillabi sciolti tutta la parte poetica con equilibrio ed affinità veramente sorprendenti e di grande caratura. Così come nel concetto classico delle arti, in ” EMPEDOCLE “, musica, teatro, poesia e movenze corporee si fondono, seguendo metriche espressive e linguaggi paralleli, dando la percezione immediata e pratica, che ogni diversità sia fonte di nuove conoscenze, di nuove scoperte e quindi di nuovi sogni da realizzare nel segno di una evoluzione comune e partecipata.
—Il cast degli interpreti è composto da Gaetano Aronica: Empedocle, Carmen Butera (Etna) Sandra Marotta: Aria, Consilia Quaranta: Acqua, Zaira Picone: Terra, Marzia Patanè Tropea: Fuoco, Noemi Castronovo: Talia. Salvatore Passantino, Ausilia La Greca, Andrea Alletto :violino, Marco Guccione: viola
Sandro Sciarratta e Walter Roccaro: contrabbassi
Filippo Portera: flauto, flausofono, sax soprano e alto, Pietro Vitellaro: sax soprano, contralto e tenore, Giuseppe Sardo: tromba, Andrea Gerlando Terrana: Elettronica
Pasquale Augello: percussioni. Coro Magnificat di Agrigento, Giulia Alletto: mezzosoprano, costumi ed elementi scenografici Vincenzo La Mendola, elaborazione video Lillo Sorce,direttore di scena Massimo Brucato,, coordinatore teatrale Franco Ventura
Grande opera, affascinante sotto il profilo culturale , interessante per sviluppare le conoscenze di Empedocle della teatralità,della musica ecc. Mi spiace di non essere in Sicilia perché rientrerò il 14 dicembre.