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BUTTAFUOCO HA RAGIONE: LA “BUTTANISSIMA” AGRIGENTO VA COMMISSARIATA

di Paolo Cilona

Il sindaco di Agrigento dovrebbe prendere coscienza e conoscenza della situazione avviando in modo vellutato il passaggio delle consegne ad un commissario per il bene della città ma anche a suo vantaggio per non essere il solo responsabile di una macchina burocratica del tutto inidonea ad affrontare l’anno che verra’. Ha perfettamente ragione Pietrangelo  Buttafuoco (che di “buttanissime Sicilie se ne intende) alla luce degli elementi prospettati con dovizia di particolari assai allarmanti per il buon nome della città e del titolo conseguito. Non c’è stata un’unica regia con Schifani, la Fondazione, il Sindaco, l’Ente parco, etc. etc. diversi soggetti che probabilmente non hanno ricercato il punto d’incontro. Al momento gli unici soggetti a guadagnarci sono stati Mediaset e l’impresario del Volo.    Ad Agrigento il passato e’ sempre presente. E qui vengono le parole sempre attuali del nostro concittadino Alfonso M. Iacono:” vi sono popoli, stati, nazioni e città che le loro tradizioni se le inventano.Altri, invece, le distruggono…Anche le città possono èssere affette da malattie della memoria, ma queste sono sempre la conseguenza del rapporto che i cittadini intrattengono con essa. Soprattutto, le malattie cittadine della memoria sono la conseguenza del cattivo rapporto che i governanti hanno con la città…Una città mal governata e’ di solito una città senza memoria; e una città senza memoria e’ di solito un luogo senza identità”. Dal giorno della proclamazione di Agrigento capitale della cultura bisognava subito chiarire ruoli, funzioni, progetti, incarichi, attraverso un’ùnica regia. Sono passati giorni, mesi ed anni per èssere giustamente criticati a causa di tanta improvvisazione posta sul campo da allarmare il buon Buttafuoco. Il germe dei tanti mali di cui soffre Agrigento vegeta nel suo DNA. Una città che non si indigna di sicuro lascia molto a desiderare sul piano economico, sociale, e culturale.