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L’avvelenamento mortale a Cefalù: indagini in corso

Sono ricoverati a Partinico i tre familiari dell’uomo morto in una villetta vacanze a Cefalù vittima del monossido di carbonio. Indagini in corso.

E’ ricoverata in gravi condizioni, tra la Camera iperbarica e la Rianimazione dell’ospedale di Partinico, la turista tedesca di 34 anni, sorella dell’uomo morto a Cefalù, Jonathan Feierabend, di 36 anni, per una intossicazione da monossido di carbonio in una villetta vacanze, la “Villa Deodata” di un imprenditore di Cefalù, affittata per trascorrere la fine dell’anno. E’ stato lui a lanciare l’allarme telefonando al 112, poi si è accasciato a terra ed è deceduto. All’ospedale di Partinico sono stati trasferiti e ricoverati anche i genitori (di 62 e 63 anni) della donna. Indagini sono in corso ad opera della Procura di Termini Imerese e dei poliziotti del Commissariato di Cefalù per accertare se e come la brace del camino trovata ancora accesa dai soccorritori abbia provocato l’intossicazione dei quattro. Dai primi esami all’ospedale Giglio di Cefalù, prima del trasferimento a Partinico, è stato accertato l’avvelenamento da monossido di carbonio escludendo, in collaborazione con il Centro antiveleni di Pavia, l’intossicazione alimentare. La villetta in via Saponara, sulla montagna di Sant’Ambrogio, dopo i rilievi dei Vigili del fuoco e della Polizia, è stata posta sotto sequestro.

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