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Il presunto medico di Messina Denaro rischia 18 anni di carcere

La Procura antimafia di Palermo invoca 18 anni di reclusione a carico del presunto medico di fiducia di Matteo Messina Denaro, Alfonso Tumbarello. I dettagli.

L’essere stato, se lo è stato, il medico di fiducia di Matteo Messina Denaro, a conoscenza che si trattasse di Messina Denaro, rischia di costargli una severa condanna. Innanzi al Tribunale di Marsala, il pubblico ministero della Procura antimafia di Palermo, Gianluca De Leo, ha invocato la condanna a 18 anni di carcere a carico del medico di Campobello di Mazara, Alfonso Tumbarello, 72 anni, arrestato dai Carabinieri del Ros il 7 febbraio del 2023. Gli si contestano i reati di concorso esterno alla mafia e falso ideologico perché avrebbe assistito e personalmente visitato Matteo Messina Denaro, all’epoca latitante. Il dottore ha firmato 137 prescrizioni di visite specialistiche e di farmaci a nome di Andrea Bonafede, colui che ha prestato la sua identità al boss nei due anni precedenti all’arresto. Lo scorso 10 giugno il dottor Tumbarello si è difeso in Aula e a domande, tra l’altro, ha riposto: “Non potevo immaginare che un mio paziente avesse ceduto la sua identità. Andrea Bonafede, classe ’63, era mio assistito dall’ottobre 2018, dopo che il suo medico di base era andato in pensione. Lo conosco da tanti anni, ma non siamo amici. Un giorno venne da me per mostrarmi l’esito di una colonscopia tramite cui è stato diagnosticato un tumore al colon. Andrea Bonafede mi disse che a ritirare le successive ricette mediche sarebbe andato il cugino omonimo, classe ’69, perché lui non voleva che i familiari sapessero della sua patologia tumorale. Non visitai Andrea Bonafede perché davanti all’esito di una colonscopia era inutile. Non ho mai visto Matteo Messina Denaro: se fosse accaduto sarei andato subito dalle forze dell’ordine” – ha concluso. Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero De Leo ha replicato: “E’ impossibile non accorgersi che quello non era il vero ammalato. Durante il processo abbiamo sentito varie versioni, tra loro contraddittorie, tra Tumbarello e Andrea Bonafede. Il medico ha detto di essere stato ingannato dal suo paziente, ma le carte dicono il contrario, che lui ha prescritto a Matteo Messina Denaro sotto altro nome”. Il magistrato ha anche depositato in udienza un certificato medico firmato da Tumbarello per Andrea Bonafede nel giugno del 2020, che attestava un infortunio al ginocchio, e servì a Bonafede per giustificare l’assenza dal lavoro. E dunque il pubblico ministero De Leo ha spiegato: “Il dottor Tumbarello sostiene di avere firmato documenti sanitari sempre per Bonafede ignorando che si trattasse di un tramite di Messina Denaro. E allora perché non vi sono altri certificati medici per assenza dal lavoro quando Bonafede, malato di cancro, si è sottoposto ad esami, ricoveri, interventi chirurgici e chemioterapia? La risposta è che in realtà il dottore sapeva benissimo che il geometra era in buona salute e che non si era sottoposto ad alcuna cura, e che il vero paziente oncologico era Messina Denaro”. I difensori di Tumbarello, gli avvocati Giuseppe Pantaleo e Gioacchino Sbacchi, arringheranno il prossimo 5 febbraio. Il medico è attualmente ristretto ai domiciliari, e sono stati sospesi i termini di custodia cautelare.

teleacras angelo ruoppolo

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