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Strage Altavilla Milicia: tre rinvii a giudizio

Rinviati a giudizio Giovanni Barreca, che rientra in carcere, e i due presunti “santoni” protagonisti del sanguinoso esorcismo con tre morti ad Altavilla Milicia.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Termini Imerese, Gregorio Balsamo, ha rinviato a giudizio i tre imputati della strage, risalente agli scorsi 8 e 9 febbraio, ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Utilizzando tra l’altro degli attrezzi da camino, padelle, un asciugacapelli rovente, corde, cavi e catene, sono stati uccisi Antonella Salamone, originaria di Aragona, e due dei suoi figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di appena 5 anni, perché – secondo i tre presunti assassini – sarebbero stati posseduti dal demonio contro il quale è stato praticato il sanguinoso e abominevole esorcismo. I tre sono Giovanni Barreca, marito e padre delle vittime, e poi Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due “santoni” che avrebbero officiato il rito dell’esorcismo. A processo, innanzi al Tribunale dei Minori, con le stesse imputazioni vi è un’altra figlia dei Barreca, nel febbraio scorso ancora 17enne. Prima lei ha raccontato di essere stata vittima anche lei delle torture, e poi ha confessato di essere stata invece parte attiva nelle violenze inflitte alla madre (di cui fu anche bruciato il corpo) e ai fratelli. Prima udienza il prossimo 6 marzo innanzi alla Corte d’Assise di Palermo, nell’aula bunker del Pagliarelli. I tre rischiano l’ergastolo. A seguito del rinvio a giudizio, Giovanni Barreca è stato trasferito nuovamente in carcere dopo essere stato scarcerato, nonostante l’opposizione della Procura, e collocato in una Rems, l’ex ospedale psichiatrico giudiziario, perché il Tribunale di Termini Imerese lo ha riconosciuto totalmente incapace di intendere e di volere. Anche per l’altra figlia imputata è stata disposta una perizia psichiatrica di cui si conoscerà l’esito nelle prossime settimane.

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