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Agrigento, emergenza idrica senza fine: cittadini esasperati chiamano i Carabinieri in via Manzoni

Agrigento continua a vivere una crisi idrica senza precedenti, e questa mattina i Carabinieri sono dovuti intervenire nella centrale via Manzoni, dove i residenti, stanchi ed esasperati, hanno richiesto il loro aiuto per segnalare le continue perdite d’acqua che da giorni impediscono l’arrivo del prezioso liquido nelle abitazioni.

Nonostante le comunicazioni ufficiali di AICA, la società che gestisce il servizio idrico integrato, che dichiara una regolare distribuzione dell’acqua, da oltre 21 giorni la gran parte delle famiglie della zona, in particolare chi vive ai piani alti, non riceve una goccia d’acqua. Un problema che si sta estendendo a sempre più quartieri e che sta assumendo contorni insostenibili.

La rabbia dei cittadini: ‘Ci dicono che l’acqua arriva, ma dove?’

Sul posto, i Carabinieri hanno constatato la presenza di perdite idriche evidenti, che contribuiscono a disperdere un’enorme quantità di acqua che non arriva nelle case dei cittadini, ma si disperde per strada, alimentando un paradosso che gli agrigentini non accettano più: da un lato la città è da mesi in emergenza idrica, dall’altro l’acqua scorre via in inutili rivoli sull’asfalto.

Il disagio non è nuovo: nei mesi scorsi il problema era stato già segnalato ripetutamente, sia dai cittadini che dalle associazioni come Codacons, Mani Libere e Mareamico, che avevano denunciato la mancata attivazione di soluzioni alternative come i dissalatori mobilie l’inefficienza delle infrastrutture idriche. Nonostante ciò, il sindaco Francesco Miccichè e la sua amministrazione continuano a rimanere in un assordante silenzio, senza fornire risposte concrete.

Agrigento abbandonata a se stessa: tra sprechi, perdite e un’amministrazione assente

L’intervento dei Carabinieri è l’ennesima dimostrazione di una situazione fuori controllo, dove i cittadini devono rivolgersi alle forze dell’ordine per ottenere risposte che il Comune e AICA non danno.

Nel frattempo, mentre le famiglie sono costrette a pagare bollette salate per un servizio inesistente, l’amministrazione comunale è impegnata a organizzare eventi e celebrazioni per Agrigento Capitale della Cultura 2025, senza occuparsi delle vere priorità della città.

L’ennesimo episodio di disinteresse e malgoverno che sta portando i cittadini sull’orlo della disperazione e della protesta. Le associazioni che già nei mesi scorsi hanno promosso sit-in contro la gestione idrica minacciano nuove manifestazioni, mentre i cittadini chiedono azioni immediate per risolvere il problema.

Agrigento può continuare a essere una città senz’acqua mentre si prepara a diventare Capitale della Cultura?