“Strage Altavilla Milicia”: condannata la figlia di Barreca
Il Tribunale dei minori ha inflitto 12 anni e 8 mesi di carcere alla figlia di Giovanni Barreca, partecipe della strage di Altavilla Milicia lo scorso ottobre.
Lo scorso 29 gennaio è stato sancito, avvalendosi dell’esito di una perizia neuro-psichiatrica, che è processabile e capace di intendere e di volere la figlia di 17 anni di Giovanni Barreca, imputata dell’omicidio della madre Antonella Salamone, di Aragona, e dei fratelli Kevin ed Emanuel, vittime di un sanguinoso e raccapricciante esorcismo tra l’8 e il 10 febbraio del 2024 ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Lei, adesso maggiorenne, ha confessato di avere partecipato alle torture e alle sevizie fino alla morte della madre e dei due fratelli Kevin di 16 ed Emanuel di 5 anni. E poi prima di firmare il verbale ha aggiunto: “Rifarei tutto”. La 17enne è ristretta in un istituto di pena minorile gravata dall’imputazione di concorso in omicidio, plurimo e aggravato, e in soppressione di cadavere, le stesse contestazioni di reato a carico del padre e della coppia di fanatici arrestati, Sabrina Fina e Massimo Carandente, di Sferracavallo, anche loro in carcere. Tutti e tre sono stati rinviati a giudizio. Per descrivere in modo estremamente sintetico quanto di abominevole accaduto, basta citare solo poche parole del procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, che, riferendosi ai quattro imputati, ha sottolineato: “Hanno manifestato godimento per le sofferenze, divertimento nel fare soffrire l’essere umano”. Il pubblico ministero ha proposto 18 anni di carcere. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale per i minorenni, Nicola Aiello, ha condannato la ragazza, figlia di Barreca, a 12 anni e 8 mesi di reclusione.
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