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ELEZIONI PROVINCIALI: E’ UN “AFFAIRE” DI LOR SIGNORI

di Paolo Cilona

Le prossime elezioni per il Consiglio provinciale non coinvolgono il corpo elettorale ma i consiglieri dei comuni delle province siciliane. Dette elezioni sono chiamate di secondo grado da parte del legislatore in quanto i protagonisti del voto saranno tutti i consiglieri comunali. In verità il sistema elettorale di secondo grado applicato negli anni Sessanta fu abrogato con sentenza della Corte Costituzionale in quanto il voto espresso da ciascun consigliere era facilmente riconducibile al Comune di appartenenza. Quindi il voto era del tutto individuabiIe e pertanto non più segreto. Ora in vista delle prossime elezioni i partiti sono alla ricerca di accordi in ordine alla scelta unitaria per le presidenze e per i consiglieri da eleggere. La contrapposizione sarà tra le forze del centrodestra e quelle appartenenti al centrosinistra. Saranno le segreterie regionali dei partiti a trovare l’intesa per l’individuazione dei nomi da proporre a presidenti. Lo scontro o la convergenza si misurera’ sulla base della forza presente nei consigli comunali tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Lo stesso discorso vale per il centrosinistra tra PD e i partiti 5 Stelle, Azione e Italia Viva. Il dato che si evince subito e’ quello che nel Consiglio comunale di Agrigento non alberga alcun consigliere del centrosinistra, anche se vi sono diversi consiglieri eletti nelle liste civiche. Seppur nei numeri inferiori rispetto alla destra, una platea di sindaci nell’agrigentino competenti e di livello culturale, politico e amministrativo potranno contrastare l’avanzata della destra. Al di là di ogni considerazione la scelta del legislatore regionale ha sottratto al cittadino elettore il diritto di voto.