Shalom Maria” di Alfonso Marchica
di Francesco Principato
Mi arriva su WA l’invito a partecipare alla prima di un musical incentrato su Giuseppe e Maria, mi arriva da parte di Alfonso Marchica, un amico che non vedo da un po’ di tempo. Lo spettacolo è per sabato 22 marzo alle 21,00. Penso che non sia una data molto consona per una rappresentazione che potrebbe considerarsi ‘natalizia’ e per giunta lo spettacolo si tiene presso la Casa Contemplattiva di Naro. Non sono sicuro di andare anche se nel cast ci sono amici vecchi e nuovi (Renato Terranova e Sandro Re) e amiche con cui ho già condiviso qualche palco (Anna Alaimo e Oriana Paolocà), anche se non mi dispiace fare visita alla sede narese dove Massimiliano Arena miscela fede, spettacolo, cultura e solidarietà. Sono indeciso ma poi il pensiero vola indietro nel tempo e risolvo che non posso mancare.
Soprattutto perché è con Alfonso Marchica che 50 anni fa il mio amore per il teatro si è concretizzato, è con Alfonso Marchica che ho calcato le prime tavole della scena, 50 anni fa (e se non ci credete date una scorsa alla locandina allegata).
Prima delle 21,00 siamo a Naro nell’auditorium della chiesa di S. Agostino, saluto Alfonso seduto al mixer regia e prendo posto. Pochi minuti dopo inizia lo spettacolo.
Dieci attori recitano e cantano su basi musicate dallo stesso Alfonso, ci narrano in prosa e vocalizzi di un amore che tutti conosciamo, di un amore divino, ma che inizia come un amore qualsiasi fra un uomo maturo e una giovinetta quasi in età da matrimonio.
Alfonso Marchica incentra la storia su reazioni emotive dei protagonisti e passi biblici, su momenti storici e riflessioni teologiche e morali. Ma la cosa che più mi sorprende sono le musiche, i brani musicali che variano di ritmi e armonie, il musical si arricchisce di ballate emozionanti, di duetti imtimi ma anche di ritmi allegri e cantabili.
Shalom Maria non è una rappresentazione sacra ‘stricto sensu’ se non per i protagonisti e le profonde meditazioni, per il resto è un musical moderno e soprattutto molto piacevole per gli spettatori: due ore di spettacolo volano senza accorgersene.
Resto piacevolmente sorpreso dall’estro musicale dell’autore ma poi ritorno a 50 e più anni addietro e mi sovviene l’immagine di Alfonso mentre suona nella banda cittadina.
Applaudo i protagonisti, stringo la mano agli amici e a chi ha ospitato l’evento e poi non mi resta che complimentarmi con l’autore Alfonso Marchica e ringraziarlo: dopo 50 anni e più il seme piantato assieme continua a germogliare e che sia in teatri importanti o oratori di paese non conta, se lo spettacolo è di qualità.