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IL FALLIMENTO DELLA POLITICA “ NOSTRANA” DIMISSIONI DEL SINDACO DI AGRIGENTO FRANCESCO MICCICHE’

IL FALLIMENTO DELLA POLITICA “ NOSTRANA” DIMISSIONI DEL SINDACO DI AGRIGENTO FRANCESCO MICCICHE’

aldo capitano

Molti cittadini a chiare lettere sollevano il “caso Agrigento” e chiedono le dimissioni del Sindaco ed il Commissariamento su mandato del Presidente della Regione Schifani.

La cittadinanza critica il caso delle dimissioni dell’assessore regionale all’energia e all’acqua Di Mauro, per non aver fatto di tutto per prevenire l’anno scorso e anche quest’anno l’emergenza della crisi idrica. Ciò dimostra una sconfitta delle capacita politico amministrative di un assessore che avrebbe potuto risolvere tanti problemi agli agrigentini.

Ed anche quale sostenitore del Sindaco di Agrigento, ha dimostrato il fallimento della sua politica per avere dimostrato agli agrigentini, a chiare lettere, incapacità organizzativa, carenza di attività propulsiva amministrativa e caduta di stile, allorquando, il suo sindaco, intervistato dalla Tv nazionale, ebbe a dire: “ I panni  sporchi si lavano in famiglia” , cioe’ affermare che al comune esisterebbero “ panni sporchi” da lavare , sebbene senz’acqua. Dunque “i panni” resterebbero sporchi. Durante questo mandato di Sindaco, molti avvenimenti hanno reso incredibile l’amministrazione e hanno spinto i cittadini a vari reclami, come la manifestazione per l’emergenza idrica. I cittadini di Agrigento, si sono sentiti “traditi” pure per dissetarsi.

Nessun provvedimento è stato preso, tant’è che le ire del Presidente Renato Schifani sono arrivate al punto di sofferenza politica fino alle dimissioni dell’assessore Di Mauro. Il “ caso suv” ha lasciato increduli ed esterrefatti i cittadini che non hanno ricevuto il bene per i disabili a cui andavano forniti , semmai, dei pulmini adatti.

Ed ecco che la Corte dei Conti , emette qualcosa che risulterebbe nociva per le tasche dei responsabili .

Ed ancor di più, tale scelta dei suv sarebbe stata prediletta dall’allora Capo di Gabinetto, poi agli arresti domiciliari per altri fatti i cui risvolti sono stati penali.

E tale Capo di Gabinetto, risultava prediletto e superprotetto dal Sindaco e dal suo amico Assessore all’energia Di Mauro, protetto fino alla ultima unghia delle dita dei piedi, perché considerato bravo amministratore, un “bulldozer nel lavoro”, quindi indispensabile. Ma ahimè’ finito agli arresti.

Un teatro, dicono, amministrato bene per i più fedeli… Una villa del sole, trasfigurata e stravolta. I suoi alberi divelti e a loro posto delle costruzioni in c.a. per un probabile asilo. Sebbene asili abbandonati ce ne sono diversi …

Costruzioni nella ex villa del Sole, in zona Gui Mancini, afferenti al Codice dei Beni Culturali e ambientali 42/2004 e alla legge regionale 20/2000. Non comprendo come mai in area superprotetta dai vincoli archeologici, paesaggistici, ambientali, idrogeologici , sismici etc etc, di inedificabilità pressoché assoluta, questi fabbricati continuino a stare lì “a comandare”su un terreno che è destinato a verde pubblico inconvertibile per legge. La fondazione capitale italiana della cultura, avrebbe dimostrato un disastro organizzativo, sperimentato prima dalle dimissioni del Presidente Prof.Giacomo Minio, poi dal Direttore Prof.Roberto Albergoni. Dimissioni che lascerebbero intendere a delle difficoltà organizzative.

Ciò farebbe pensare ad un difetto di raggiungimento degli scopi prefissi. Alla fine, il risultato è evidente ed è relativo ad una inettitudine organizzativa politica amministrativa. I cittadini, si sentono traditi, i gruppi associativi chiamati a dare il loro contributo all’ organizzazione sono stati lasciati fuori dalle discussioni ed interventi organizzativi, fuori dalla porta. Dunque una politica in fallimento e pertanto i cittadini chiedono le dimissioni del Sindaco ( che sarebbero dovute essere spontanee!) ed il Commissariamento regionale da parte del Presidente On. Schifani , fino alla data delle elezioni, per avviare un cammino più sereno e foriero di volontà di ricostruzione delle macerie lasciate da questa amministrazione.

Il Sindaco che verrà, dovrà comprendere che quella poltrona sarà scomoda e dovrà affrontare il flagello ereditato.

Speriamo che il nuovo Sindaco del 2026 possa essere dotato di semplicità, buona volontà, moderazione, capacità di interlocuzione e idee, idee.

Ed in ultimo collaborato da tanti, tanti, tanti cittadini che nutrono buoni interessi collettivi e nobiltà e onestà intellettuale.

Aldo Capitano Insieme nel Sociale