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Campagna referendaria: sabato debutto ad Agrigento

Inizia dalla Sicilia la campagna referendaria della Cgil verso il voto dell’8 e il 9 giugno. L’intervento di Alfio Mannino. Sabato debutto ad Agrigento a San Leone.

Inizia dalla Sicilia la campagna referendaria della Cgil verso il voto dell’8 e il 9 giugno. E il segretario regionale del sindacato rosso, spiegando il perché del debutto in Sicilia, sottolinea che i referendum su lavoro e cittadinanza sono rivolti in particolare alla Sicilia, regione con bassa occupazione, salari ridotti e alta incidenza di lavoro irregolare con tutto il corollario di diritti negati. Il primo giorno delle attività di sensibilizzazione a recarsi alle urne è sabato prossimo, 12 aprile, con iniziative in 10 città siciliane. Ad Agrigento a San Leone alle ore 17 al piazzale Giglia, tra musica e interventi di lavoratori e cittadini. Presenta Riccardo Gaz. Da domani venerdì inoltre la Cgil avvierà il “Tour del lavoro e dei diritti”, con tappe nelle principali aree industriali siciliane. Ad Agrigento già lo scorso 24 marzo è stato costituito il comitato promotore per sostenere il processo di consultazione e cinque “Sì”. Primo quesito: stop ai licenziamenti illegittimi. Secondo: più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese. Terzo: riduzione del lavoro precario. Quarto: più sicurezza sul lavoro. Quinto: più integrazione con la cittadinanza italiana. Più ampiamente, con i referendum la Cgil punta alla stabilità del lavoro contro la dilagante precarietà, a maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro introducendo la responsabilità del committente, al ripristino delle tutele nei casi di licenziamenti illegittimi e che sono state eliminate dal Jobs act, e a ridurre i tempi per l’acquisizione della cittadinanza in presenza dei requisiti, da 10 a 5 anni. E ancora Alfio Mannino commenta: “In una Regione come la nostra il mondo del lavoro è più fragile ed esposto alle intemperie che altrove. Qui, dove il lavoro quando c’è è perlopiù precario, dove nell’ambito di appalti e subappalti i ribassi si scaricano sui lavoratori, sui loro salari e sulla sicurezza, dove la povertà incalza, affermare i diritti che sosteniamo con i referendum è un passo fondamentale per ridare qualità e forza al lavoro e affermare la dignità di chi lavora. La prima sfida sarà quella del quorum per andare alla vittoria del Sì con l’abrogazione di leggi che indeboliscono i diritti dei lavoratori, delle persone che vivono e lavorano in Italia.”

teleacras angelo ruoppolo

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