L’addio a Papa Bergoglio
di Paolo Cilona-Alla fine ci ha spiazzato e ci ha lasciato, dopo avere incontrato il popolo dei fedeli nel giorno della Pasqua, seppure apparisse sempre più debole e mostrasse segni di profonda sofferenza. E’ stato l’epilogo della metafora della sua straordinaria vita accanto ai più poveri, ai più deboli del mondo. Un uomo muore quando non ha più niente da fare. Ma Papa Francesco aveva ancora nel cassetto tanti progetti da portare a termine per il bene dei popoli in cammino in difesa della pace. I suoi richiami continui contro le guerre, i suoi viaggi per diffondere concordia, fratellanza, solidarietà e amore. Il suo primo viaggio a Lampedusa, porta d’Europa, costitui’ un atto d’amore nei riguardi degli emigranti. E poi il suo costante impegno per la pace in Ucraina e in Palestina e in altre aree geografiche del globo. Purtroppo, il suo tempo si e’ fermato alle ore 7,35 del 21 aprile 2025, all’età di 88 anni, nel giorno nel quale la città eterna Roma festeggia l’anno della sua fondazione. Papa Francesco sapeva parlare al cuore dei popoli. “La sua voce ci aiuta a vedere il nostro tempo nella preghiera regalandoci un racconto di umanità- ci ha detto don Michelangelo Teti di Bari incontrato tra la folla dei fedeli .. Una suora dell’Ordine del Calvario ci ha detto che Papà Francesco era “il pastore dell’amore e della speranza. Ci manchera’”. File interminabili di credenti per entrare dentro la Basìlica di San Pietro per accendere un lumino e per pregare. La notizia della morte ha sorpreso principalmente i romani, i quali si sono precipitati in massa verso il Vaticano. A loro si sono aggiunti in pochissimi minuti migliaia e migliaia di turisti. In poco tempo la metro A ha registrato un flusso continuo di sacerdoti, religiose, e di persone presenti a Roma per il Giubileo. Papà Francesco ha avuto una particolare attenzione alla nostra Diocesi per avere nominato Cardinali i vescovi Montenegro e Reina. Durante il suo papato preferi’ promuovere Cardinali vescovi di altri continenti e di altre metropoli emarginate poiché preferiva una chiesa universale, mettendo da parte le tradizionali sedi cardinalizie come Napoli, Palermo, Torino, Venezia, Bologna, Milano.
(nelle foto:
– Religiose aspettano la Metro A
–Tutti in fila
-Piazza san Pietro
–Suore alla fermata Ottaviano
–Monaci si avviano verso san Pietro
—Suore dell’Ordine del Calvario
-Papa Francesco e il Nonno d’Italia Enzo Vella
—Don Michelangelo Teti di Bari
