RITORNA IL COLTO E INCLITO PUBBLICO PER ASSISTERE AL FASCIO-CONCERTO DEI VOLO
di Paolo Cilona
I have a dream-Io ho un sogno., gridava Martin Luther King. Il destino dei contribuenti e’ legato al popolo dei privilegiati. Non posso mai essere contento e soddisfatto se i nostri concittadini continueranno a essere spogliati e derubati della facoltà di partecipare ai programmi ideati dalla Regione per Agrigento capitale della cultura, in quanto riservati agli amici degli amici. Ho un sogno, che nella Valle dei Templi tutti possano assistere allo spettacolo del Volo pagando il biglietto d’ingresso oppure di entrare alla pari dei trecento fortunati (?) gia’accreditati a sbafo. I trecento privilegiati sicuramente godono di ampia considerazione da parte dei potenti di turno. Non ha senso strategico anticipare eventi costosissimi ancor prima del 2025. Programmi affrettati il cui scopo probabilmente e’ rivolto alla spesa più che all’intrattenimento. Di solito sono le reti televisive a pagare i canoni per le dirette utilizzando a loro vantaggio solo la pubblicità. Nel caso in questione la Regione paga le riprese televisive dello spettacolo lasciando magari i benefici promo-pubblicitari alle reti. Quindi doppi introiti da parte delle reti. A modo di pensare la programmazione per Agrigento capitale della cultura nasce tra le pareti vellutate della Regione mentre gli enti di riferimento preposti alla liquidazione operano in periferia come il Parco Archeologico tenuto ad obbedire all’organo superiore. Oggi sedersi davanti al tempio della Concordia e poter assistere al concerto del Volo e’ solo un miraggio per molti agrigentini. Questo e’ il prezzo dell’ineguaglianza dove i potenti sono sempre più potenti e i contribuenti sempre più esclusi. Il caso dei trecento invitati ci ricorda il 1968 allorquando a Milano dei giovani stanchi di vedere entrare al teatro La Scalauomini col frac e donne col visone, diedero libero sfogo lanciando pomodori ed ortaggi vari. Fu l’inizio di una stagione di lotta e di contestazione politica. La gente e’stanca di vedere cartelli su cui sta scritto “Riservato”.Inuna città assetata, priva di posteggi, di servizi, di autostrade, di collegamenti ferroviarii veloci, di un aeroporto previsto dalla legge n.111/1971 e dai potenti mai attuata. Eppure malgrado le politiche di isolamento geografico la Valle dei Templi ha registrato oltre un milione di presenze. Con la struttura aeroportuale Agrigento diverrebbe la capitale del Mediterraneo con presenze turistiche superiori a Pompei.