LE NOZZE DI CADMO E ARMONIA E LE NOZZE DI AGRIGENTO CON LA CULTURA
di Paolo Cilona e Diego Romeo
Ricorda Roberto Calasso:Le nozze di Cadmo e Armonia furono l’ultima occasione in cui gli dèi dell’Olimpo si sedettero a tavola con gli uomini, per una festa. Ciò che accadde prima di allora, per anni immemorabili, e dopo di allora, per poche generazioni, forma l’albero immenso del mito greco. Nelle “Nozze di Cadmo e Armonia” un soffio di vento torna a muovere le fronde di quell’albero. Come scrisse un antico, «queste cose non avvennero mai, ma sono sempre»..Forse il modo più immediato per pensare il mito è quello di raccontarne di nuovo le favole. Come la favola dell’anno che verrà per Agrigento e che sarà di sicuro carico di grandi attese. Anche qui si tratta di una festa nuziale dove i parenti degli sposi hanno investito milioni e milioni di euro per promuovere in ogni luogo il grande e festoso evento. Un appello verso la gente a fare da cornice al festoso giuramento d’amore dei novelli sposi. İ familiari degli sposi con un lavoro meritevole di grande attenzione hanno invogliato gli amici e i parenti di oltre oceano, dell’Europa e degli altri continenti a sobbarcarsi di spese per raggiungere la località. Da quel momento gli invitati si accorgono che la Chiesa non è addobbata, le strade per raggiungere il luogo sacro sono sporche, piene di cespugli, gli alberi delle ville lasciati in assoluto abbandono, non ci sono posteggi sufficienti per lasciare in sosta le macchine e gli autobus. Che non hanno potuto fare la doccia per mancanza d’acqua, che le strade non sono adeguatamente illuminate, che i servizi urbani non rispettano gli orari delle corse, che le spiagge specie in estate non sono adeguatamente attrezzate, che molti marciapiedi non sono conformi per il passaggio delle persone inabili. Allora nasce spontanea la domanda.:”Valeva la pena fare arrivare tanta gente per poi sentirsi dire che la pubblicità a favore del matrimonio è stata tutta pubblicità ingannevole”? Ritornando al Concerto del Volo che sarà trasmesso la notte di Natale sorge una domanda. Sarà prevista la grotta con il bue e l’asinello per la nascita del Messia ? Se quanto evidenziato costituisce per gli amministratori poco amore per la città da parte dei tanti critici, quest’ ultimi di contro ricordano il poco amore del sindaco, della Giunta, del presidente del consiglio e di 18 consiglieri di aver decretato la fine della Villa del Sole e l’abbandono del Parco dell’Addolorata a marcire come una discarica a cielo aperto. İl 2026 non sarà per i potenti della città la solita passeggiata elettorale.