Crisi idrica: applicato il metodo “Cocina”
In provincia di Caltanissetta applicato il metodo sostenuto dalla Protezione civile: due nuovi pozzi e riparate perdite. E paga la Regione. Da oggi 85 litri d’acqua al secondo in più.
Come ribadito dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, ad Agrigento in Prefettura lo scorso 14 agosto, occorre che si lavori per attivare nuovi o esistenti pozzi, e per riparare le condotte. E paga la Regione. E ciò al fine di fronteggiare a breve termine l’emergenza idrica. Ebbene, in provincia di Caltanissetta sono stati ultimati i lavori per l’attivazione di due pozzi privati che garantiranno una dotazione complessiva di circa 35 litri di acqua al secondo, e per il recupero di perdite tramite una nuova condotta di 400 metri, con un vantaggio di altri 50 litri al secondo. A beneficiarne in particolare sono da oggi lunedì 2 settembre gli utenti dei Comuni di Caltanissetta e di San Cataldo. Tali nuove risorse compenseranno l’ulteriore riduzione dei prelievi previsti da settembre dall’invaso Ancipa, in esaurimento. L’intervento eseguito, finanziato con fondi regionali, è stato progettato e attuato dall’ente gestore del servizio idrico in provincia di Caltanissetta, ovvero Caltaqua, ed è stato approvato dalla ‘Cabina di regia’ per l’emergenza idrica, presieduta da Schifani e coordinata dallo stesso Salvo Cocina. E il presidente della Regione commenta: “L’attivazione di questi nuovi pozzi rappresenta un passo fondamentale nella nostra strategia per contrastare l’emergenza idrica in Sicilia. La ricerca e la messa in funzione di nuove fonti idriche sono operazioni di vitale importanza per garantire la sicurezza e il benessere delle nostre comunità. Questo intervento dimostra l’efficacia della sinergia tra le strutture regionali, i gestori del servizio idrico e i sindaci riuniti nelle Assemblee territoriali idriche. E’ un modello di collaborazione virtuosa di cui possiamo essere fieri. Rivolgo il mio plauso a tutti coloro che, con dedizione e professionalità, hanno contribuito al successo di questa operazione”.
teleacras angelo ruoppolo