“ARROSTO CONCORDIA” E’ IL NUOVO PIATTO DELL’ENOGASTRONOMIA SICILIANA
di Paolo Cilona e Diego Romeo
Ai Caronte che hanno traghettato questo concerto nella Valle dei tempi dovremmo ricordare che nel mese di giugno del 2015 l'”Area archeologica di Agrigento” è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Non l’hanno tenuto in conto gli operai che trasportavano i cassoni delle attrezzature rovinando i gradoni del tempio ( e cosa più grave che nessuno glielo ha fatto notare). Che la città di Akragas nel 480 a.C. è stata definita da Pindaro la più bella dei mortali. Che la Valle dei Templi apparve bella e straordinaria agli uomini antichi, ai sapienti e agli scrittori. Che fu narrata dai grandi viaggiatori del ‘700/800/ come Goethe, Munter, Houel, Denon, Swinburne, Comma, tanto per citarnealcuni nomi. Guy de Maupassant nel suo soggiorno agrigentino dedicò poetiche annotazioni:”Si ha l’impressione di avere davanti a sé l’intero Olimpo,quello di Omero, di Ovidio, di Virgilio, l’Olimpo degli dei “graziosi” e anche tra di loro farabutti, appassionati come noi, fatti come noi, che impersonavano poeticamente tutte le tenerezze del nostro animo, tutti i sogni della nostra mente, tutti gli istinti dei nostri sensi”. Alexander Dumas invece rimase incantato della bellezza della millenaria Valle. İl grande mecenate Alexander Hardcastle che abitò nel cuore della Valle presso la Villa Aurea dal 1922 al 1933 contribuì a renderla più grande e bella. Ad ammirarla sono venuti Papi, capi di Stato e di Governo, principi e regine, imperatori e Re. Un luogo di eccezionale interesse archeologico visitato annualmente da migliaia e migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo e che oggi rischia come tante città d’arte di diventare un Luna Park..Uno chef creativo alla vista del tempio della Concordia avvolto da luci rossastre ha subito creato l’”Arrosto Concordia” İl tanto osannato concerto di Natale costato oltre 1.200.000,00 euro (autentica operazione commerciale) avrà il merito di ricordare al mondo dell’esistenza della Valle dei Templi ma non quello della città con il suo centro storico, con le luci e le ombre. E i novelli Caronte non hanno perso l’occasione per gettarsi sulla notizia e sugli affari anche trasbordando su oscene considerazioni che ben poco hanno di cultura se non quelle di volere apparire da eterniadulatori dei poteri cittadini e i difensori delle cause perse. Nel corso dell’ultima serata del concerto del Volo al botteghino abbiamo notato pochi agrigentini per lo più della cosiddetta borghesia (privata oggi di ascensore sociale), pochi della provincia e tantissimi palermitani che andavano a ritirare i biglietti in busta, probabilmente facenti parte dell’entourage dei palazzi che contano. Una improvvisata passerella di moda per donne eleganti, acconciature da sogno, tacchi vertiginosi. Una serata di gala all’insegna della promozione della Valle dei Templi e di una scelta fauna regionale mentre a poche centinaia di metri dal tempio di Giunone e segnatamente alla fontana di Bonamorone decine e decine di persone a fare la fila per riempire i bidoni d’acqua. Altri spettatori di una tragedia annunciata e mai risolta da Schifani.Forse anche per questo il giornale dell’irriverenza, “Buttanissima Sicilia”, lo apostrofa come “Bullo”?, Le due facce della medaglia. İ palermitani si divertono nel nome di Agrigento capitale della cultura mentre ai consiglieri comunali di Agrigento compete l’onere dell’approvazione del bilancio per sopperire agli impegni finanziari presi in ordine al concerto del Volo e ai successivi interventi artistici e musicali. Comunque staremo a vedere. nel proseguo dei giorni. İntanto fra tanta esplosione di paganesimo e di oblio dei più deboli, non ci stancheremo di ripeterlo che la città non è solo Valle dei Templi. Occorre rilanciare la bellezza degli altri monumenti a partire dalla Cattedrale, Teatro Pirandello, Monastero di Santo Spirito, la Biblioteca Lucchesiana, Santa Maria dei Greci.