I dissalatori non siano armi di illusione di massa
Il presidente della Regione, Schifani, ottiene che ad occuparsi dei dissalatori in Sicilia sia la ‘cabina di regia’ nazionale con procedure straordinarie. Stanziati 100 milioni.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ad agosto ha annunciato che per riattivare il dissalatore di Porto Empedocle, e anche di Gela e Trapani, sarebbero stati utilizzati 90 milioni di euro frutto dell’accordo di Coesione con il governo nazionale. E altri 10 milioni di euro sarebbero stati stanziati dalla Regione da altre fonti. Tuttavia Schifani ha compreso e prospettato che, seguendo la procedura ordinaria, gli impianti non sarebbero stati pronti all’uso per la prossima stagione. Dunque ha pressato sulla ‘cabina di regia’ nazionale per l’emergenza idrica affinchè ad occuparsi dei dissalatori in Sicilia fosse il commissario per l’emergenza, ovvero colui che è dotato di ‘poteri speciali’ per procedere lungo corsie straordinarie scavalcando le ordinarie, ossia il dottore Nicola Dell’Acqua. E la proposta è stata accolta in occasione di un’apposita riunione della ‘cabina di regia’ nazionale a cui tra gli altri, oltre a Schifani, ha partecipato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. E da Roma sono stati stanziati 100 milioni per riattivare i tre dissalatori criminalmente condannati al degrado e alla non utilizzabilità perché senza manutenzione dopo essere stati spenti. Ordunque: se Schifani, seguendo la procedura ordinaria, non sarebbe riuscito a dissalare entro la prossima stagione, se ne deduce che adesso il commissario nazionale, Nicola Dell’Acqua, seguendo la procedura straordinaria, riesca a dissalare prima che incomba l’emergenza 2025. Quindi, in sintesi, l’impegno è che i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani siano resi funzionanti almeno entro il primo semestre 2025. Altrimenti i ‘poteri speciali’ del commissario nazionale si riveleranno ‘effetti speciali’, che si utilizzano come armi di distrazione di massa, in tal caso ‘armi di illusione di massa’, per illudere i miserabili siciliani (nel senso di Victor Hugo) che presto l’incubo del serbatoio di casa vuoto sarà risolto, placando rabbia e turbolenze. Non sarebbe la prima volta che le ‘armi di illusione di massa’ siano utilizzate in Sicilia. Nel frattempo Schifani vanta con ragione il proprio merito e ringrazia il governo Meloni e la ‘cabina di regia’ nazionale. L’assessore regionale a Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, e il deputato nazionale Calogero Pisano, ringraziano altrettanto il governo Meloni e plaudono all’ottima sinergia tra Regione Sicilia e Roma. Il resto lo scopriremo vivendo fino a giugno 2025.
teleacras angelo ruoppolo