PRESENTATO A RACALMUTO “TRECENTO GIORNI DI SOLE” SCRITTO DA GIOVANNI CHINNICI
di Diego Romeo
La presentazione di “ Trecento giorni di sole”scritto da Giovanni Chinnici figlio del magistrato ucciso dalla mafia non è stata la solita presentazione perché alla fine, il coordinatore Enzo Sardo , scrittore anch’egli e presidente del Movimento cristiano lavoratori ha voluto innalzarla e proiettarla alla celebrazione di un evento che solo noi umani contemporanei potremmo presenziare: il centenario della nascita del giudice Rocco Chinnici. Una significativa sorpresa quella annunciata da Enzo Sardo nella qualità di Presidente Provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori, di comune intesa con il Presidente Regionale del Movimento ossia Giorgio D’Antoni ed il Presidente nazionale Alfonso Luzzi, che ha proposto di celebrare la cerimonia del centesimo anniversario dalla nascita del giudice Rocco Chinnici nella prestigiosa sede della Fondazione Leonardo Sciascia. Un preciso riferimento quindi allo scrittore racalmutese che attraverso la letteratura aveva tentato di porre un argine a tutte le forme di violenza e di prevaricazione. Un luogo simbolo, la Fondazione, dove potere continuare ad ostacolare tutte le nefandezze del genere umane e continuare a lavorare per la promozione umana, attraverso tanti incontri con le scuole.. Giovanni Chinnici ha dichiarato di condividere ed apprezzare tale iniziativa e ha ringraziato tutti i dirigenti del Movimento. Il convegno presentazione si è concluso così ottimamente com’era iniziato nell’atrio del comune racalmutese affollato da un pubblico attento. Il Sindaco Bongiorno, nel portare i saluti (insieme all’assessore alla cultura Luigi Castiglione) alla presentazione del libro di Giovanni Chinnici sulla figura del proprio padre, si è soffermato sulla necessità di fare conoscere la prestigiosa figura del giudice Rocco Chinnici alle nuove generazioni ed in particolare alle scolaresche di ogni ordine e grado. Utili e concisi nell’informazione i relatori: Gabriella Portalone, docente di storia presso l’università di Palermo e l’avvocato e scrittore Giovanni Tesè cui hanno fatto seguito le parole filiali di Giovanni Chinnici che ha voluto ricordare alcuni aneddoti strettamente familiari . Enzo Sardo, nella qualità di coordinatore dell’evento, ha dichiarato a Italyflash: “La presentazione di questo libro serve a ricordare la memoria di un martire della giustizia che si è sacrificato per compiere il suo dovere con serietà e determinazione avendo capito gli intrecci del malaffare che distruggevacentinaia di ragazzi che facevano uso delle droghe, inconsapevoli dei risultati nefasti. Credo che serva anche a creare nella parte buona della società tutti gli anticorpi necessari per contrastare ogni forma di violenza e di arroganza. A proposito della memoria voglio ricordare una frase utilizzata da Leonardo Sciascia ed impressa in una lastra di marmo che si trova nel corridoio di questo Municipio che voglio ricordare che recita “Quando un popolo , un paese, una collettività grande o piccola che sia non perde la memoria vuol dire che non è disposta nemmeno a perdere la libertà”.