“Un teatro Libero a Palermo”, incontro con Luca Mazzone al Circolo della stampa
redazione
Correva l’anno 1968. A maggio a Parigi divampano i primi scontri tra gli studenti delle università di Nanterre e della Sorbona e la polizia che innescano anche in Europa la grande contestazione.
Negli Usa sono assassinati Martin Luther King e il candidato democratico alla presidenza Robert Kennedy, fratello di John. Viene eletto alla Casa Bianca Richard Nixon. Le truppe del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia mettendo fine alla Primavera di Praga. In Sicilia il terremoto del Belice causa la morte di 370 persone. Capo dello Stato è Giuseppe Saragat. Correva l’anno 1968. In quei giorni a Palermo nasce il Teatro Libero. E nei giorni scorsi si è alzato il sipario sulla 57esima stagione di spettacoli. Un traguardo importante. Per fare un bilancio dell’attività del teatro e del rapporto che ha avuto con il territorio, partendo da Palermo, mercoledì 30 ottobre, alle ore 18:30, nella sede dell’associazione siciliana della stampa a Palermo, in via Crispi 266, i giornalisti Giovanni Franco e Salvo Ricco incontrano il direttore artistico del Libero. Introdurrà l’incontro il segretario regionale dell’Assostampa, Giuseppe Rizzuto. Previsti gli interventi del fondatore Beno Mazzone e di Lia Chiappara, regista e responsabile della formazione del Teatro. Dal 1977 al 1999, in sinergia con il Laboratorio Teatrale Universitario della Facoltà di Lettere, sempre diretto da Beno Mazzone, si intensificò l’attività didattica e scientifica con progetti speciali con Jerzy Grotowski, Peter Stein, Andrei Wajda, Eugenio Barba, Ludwik Flaszen, Augusto Boal, Eduard Bond, Marisa Fabbri, Jerzy Stuhr, solo per ricordare alcuni dei tanti.
E ancora hanno calcato il palcoscenico tra gli altri, che sono centinaia, Tony Servillo, Piera Degli Esposti, Mario Martone, Arnaldo Pomodoro, Peter Stein, Giorgio Barberio Corsetti, Gigi Proietti, Fabrizio Bartolucci, Renato Carpentieri, Dino Arru, Marco Isidori, Infine, completano il mosaico delle attività permanenti, la Videoteca (comprendente produzione ed archiviazione), il Premio di Teatro “Xavier Fabregas”, la collana del Teatro Libero con i testi inediti messi in scena e i Quaderni di Teatro del Laboratorio “ipotesi e documenti”, editi da “Theatrum mundi Edizioni”.
Ed oggi chi sono gli spettatori e qual è lo stato di salute del mondo dello spettacolo in Italia e nel mondo dopo la pandemia.? Di questo e altro si parlerà con i responsabili del teatro in Salita Partanna, 4 di fronte a Piazza Marina ex loggiato della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, l’edificio originario è del ‘500.