Faida Palma di Montechiaro: confermato un ergastolo in Appello
La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza di primo grado al processo su una sanguinosa faida a Palma di Montechiaro. I dettagli.
Il 16 luglio del 2021 il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinviato a giudizio di 11 imputati di Palma di Montechiaro, che poi sono stati 10 perchè uno, Angelo Castronovo, 65 anni, bracciante agricolo, è stato ucciso il 31 ottobre del 2022 in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Campobello di Licata. L’inchiesta, sostenuta da Carabinieri e Squadra Mobile di Agrigento, ruota intorno ad una faida tra famiglie e ad altri due precedenti omicidi. I morti sono stati Enrico Rallo, 38 anni, ferito a Palma di Montechiaro il 10 novembre del 2015 e poi morto un mese dopo all’ospedale Civico di Palermo. E Salvatore Azzarello, 39 anni, ucciso in contrada Burraiti, tra Agrigento, Favara e Naro, il 23 agosto del 2017. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’origine della faida risale al furto di un mezzo agricolo nel 2013, che sarebbe stato commesso dai fratelli Ignazio ed Enrico Rallo a danno di Salvatore Azzarello. Azzarello avrebbe ucciso Enrico Rallo, ed Ignazio Rallo, Roberto Onolfo e Giuseppe Rallo avrebbero ucciso Salvatore Azzarello. Ebbene adesso la Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli, che il 18 luglio del 2023 ha condannato all’ergastolo Ignazio Rallo, 43 anni, ritenuto responsabile dell’omicidio di Salvatore Azzarello. E dalla stessa imputazione è stato assolto Roberto Onolfo, 32 anni, condannato invece a 3 anni di reclusione per alcuni furti.
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