A RACALMUTO DONNE VIOLATE STRETTE IN UNA “MORSA”M [gallery]
Testo di Maria Concetta De Marco
Foto di Diego Romeo
Al teatro “Regina Margherita ” di Racalmuto, l’associazione culturale Concordia, guidata dal Presidente Angelo Cinque, mette in scena due brevi momenti recitativi. Si tratta, come specifica la locandina, di un “contributo artistico-culturale per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne” e la regia delle due pieces è affidata alla sensibilità di Pippo Alvaro, magnifico attore anch’egli. La prima, “Donne violate” ci presenta un Pirandello (lo stesso Alvaro per l’appunto, canuto e con il pizzetto del “Maestro”) che accompagna con le sue parole 4 donne, le quali di volta in volta, si alternano sulla scena raccontando la loro storia: conosciamo così “la moglie uccisa” ( Laura Di Fede), nel dramma “All’uscita “; Rosaria Femminella (Patrizia Cordaro) moglie di Tarara’ nonché amante del Cavaliere Fiorica ne “La verità “; Laura Banti (Lia Cipolla) da “L’innesto”; e, infine Donna Graziella (Teresa Cinque), moglie tradita del Cavaliere Fiorica, sempre ne “La verità “. Sono donne con espressioni angosciate, sconvolte, con gli occhi sgranati e pieni di lacrime, dalle cui parole accorate vengono fuori violenze fisiche e psicologiche, nello svolgersi dei loro drammi personali, e sempre accomunate dal subire una prevaricazione maschile, dall’esaltazione di un senso dell’onore e del rispetto unilaterale, che è solo per loro, per gli uomini, mariti o compagni che dovrebbero amarle e proteggerle, non certo accusarle ingiustamente, denigrarle, minacciarle o, peggio, ucciderle nel corpo e nell’anima. La seconda performance messa in scena, viene presentata con il suo inquietante titolo: “La Morsa”; inquietante si, ma esplicativo di ciò che si dipana davanti ai nostri occhi. Protagonista è, ancora una volta, una donna (l’attrice Selina Vilardo) che si carica di ansia e paura, nel momento in cui l’amante Antonio (Giuseppe Cavaleri) le confida con evidente preoccupazione, alternata altresi a momenti di grande indifferenza, il sospetto che il di lei marito, il serioso Andrea (Franco Curto), abbia scoperto la loro tresca. La rivelazione dell’uomo risulterà vera, nel momento in cui Andrea accusera’ la moglie del tradimento, durante un drammatico confronto tra i due coniugi, che vedrà lui giocare con la donna, come fa il gatto con il topo, rivelandosi infine irremovibile nella sua decisione di allontanarla dalla loro casa e, soprattutto, dai loro bambini. Presa dalla disperazione, stretta nella morsa della tela di ragno tesale dal marito, alla donna non rimarrà altro da fare che togliersi la vita; anche lei vittima, come le prime 4, di uomini abusanti, prepotenti, intransigenti.Tutto da vedere, da ascoltare, da seguire con attenzione.Perché la Storia si ripete e non insegna nulla.Si ripete, si perpetua, all’infinito.