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Agrigento capitale cultura: primi dettagli tecnici

Presentato il programma di “Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025”: alcuni sommari dettagli tecnici delle iniziative in scaletta.

Il programma delle iniziative in occasione dell’anno di Agrigento come Capitale italiana della Cultura è stato presentato a Roma, a palazzo Grazioli. Assente il presidente della Regione, Renato Schifani. Presente l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Francesco Scarpinato, che ha subito stroncato le polemiche, e sull’assenza di Schifani ha risposto: “Il presidente della Regione non può essere in ogni dove, proprio per questo si avvale dei suoi assessori, e io per questo sono qui per rappresentare la Regione Sicilia”. A prescindere dagli interventi dal profilo generale, sul concepimento, la gravidanza e il parto di Agrigento Capitale della Cultura, dal sindaco Miccichè allo stesso Scarpinato, nel dettaglio tecnico del “cartellone”, invece, è intervenuto il direttore generale della Fondazione Agrigento 2025, Roberto Albergoni, e ha spiegato che in scaletta vi sono 44 progetti. Poi altri sono offerti dal Parco della Valle dei Templi, dalla Curia, dall’Università di Palermo, dal Fai Fondo ambiente italiano, e da tanti altri che da due anni collaborano. Si intende rendere il territorio interessante, attrattivo. E il direttore del Parco dei Templi, Roberto Sciarratta, ha annunciato che una prima mostra, “I tesori d’Italia”, sarà inaugurata sabato prossimo alle 15:30 a Villa Aurea, con quadri di ventidue artisti espressione delle venti regioni italiane. Per la Curia, don Giuseppe Pontillo ha assicurato, tra l’altro, che gli spazi architettonici della Diocesi saranno a disposizione, dal Museo Diocesano al Parco culturale ecclesiale. Poi l’Università degli Studi di Palermo e il Polo di Agrigento, il cui presidente, Giovanni Tuzzolino, ha ribadito che si è a lavoro per una serie di eventi ad opera di tutti i dipartimenti universitari, per valorizzare il territorio. E che nel 2025 sarà inaugurata la nuova sede dell’Università in via Atenea. E a proposito di tagli di nastri, l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Agrigento, Costantino Ciulla, ha garantito che saranno fruibili dal pubblico Palazzo Tomasi, il Museo civico, l’ex carcere San Vito. Il primo a porre delle domande è stato lo scrittore Gaetano Savatteri, che ha rivolto la domanda di Raf, “Cosa resterà?”. E ha risposto Albergoni: “Resteranno le aperture degli spazi. Una cosa che potrebbe essere fantastica e sulla quale stiamo lavorando è la riapertura, proprio nel 2025, di parco Icori, alias ‘dell’Addolorata’. E poi magari cambiare un po’ la comunicazione sulla città di Agrigento nel mondo, anche nel mercato del turismo”.

teleacras angelo ruoppolo

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