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C’E’ UN’ AGRIGENTO CHE NON SI RASSEGNA ALLO SCEMPIO DELLA CULTURA

di Paolo Cilona

Un pomeriggio assai importante e significativo da parte delle numerose associazioni culturali agrigentine che al Circolo Pierpaolo Pasolini della nostra città hanno discusso e dibattuto l’attuale momento di Agrigento capitale della cultura 2025. Dopo gli interventi dei promotori Masone e Pumilia che hanno sottolineato il senso di responsabilità ma anche un atto d’amore per stare insieme ed evitare il totale fallimento e di trovare un filo logico con l’amministrazione comunale in ordine al contenuto del progetto in quanto su Agrigento sono riposti i fari nazionali. Non a caso era stato invitato alla riunione lo stesso sindaco Micciche’. İn verità all’incontro non hanno partecipato nessun componente della giunta né tantomeno del Consiglio comunale. Una chiusura incomprensibile da parte del Comune, della Fondazione e degli altri soggetti. Non a caso padre Sorce ha stigmatizzato il grave comportamento degli amministratori affermando con toni severi che essi non cambieranno mai in quanto amano la solitudine e respingono il confronto. Mangiacavallo è stato ancora più critico nei riguardi dei vari soggetti ed in particolare per la cattiva regia della regione. Sodano ha indirizzato il suo intervento sulla cattiva politica che ha prodotto mostri e clientele. Altrettanto critici gli interventi di Pezzino, Messina, e di tanti altri. E così molti agrigentini dopo avere assistito ai danni creati dagli apprendisti stregoni sono scesi in campo  costituendo un Osservatorio permanente per seguire attraverso riunioni e confronti l’andazzo delle cose nel corso dell’anno. Al Centro P. P. Pasolini si è vista la città porsi come osservatore nei confronti della politica che ha gestito e gestisce “Agrigento capitale della cultura”. Secondo uno dei principi della meccanica dei quanti lo sguardo del l’osservatore modifica il comportamento dell’Osservato. L’auspicio è non solo che questo principio della fisica quantistica agisca nell’immediato, ma che gli incontri della città che osserva e capisce possano continuare e avere uno sbocco operativo, con proposte e iniziative che vedano la parte pensante di Agrigento creativamente coinvolta nel rendere meritato e visibile il prestigioso titolo toccato alla nostra città.

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