AGRIGENTO VITTIMA DELL’EGOISMO POLITICO E DELLA NEGLIGENZA BUROCRATICA
di Paolo Cilona
Occorre fare chiarezza attorno alla responsabilità relativa ai ritardi consumati attorno all’evento “Agrigento capitale della cultura 2025”. İn base al D.A. 27 del 6 marzo 2024 il Comune di Agrigento avrebbe dovuto presentare, entro 30 giorni dalla notifica del richiamato decreto il programma delle iniziative da realizzare in favore dell’evento al fine di utilizzare le risorse previste dall’art.24 della legge regionale 16 gennaio 2024, n.1. İnoltre, in detto decreto viene specificato l’ammissibilità del programma anche in fasi successive ma non oltre il 30 giugno 2024 per le iniziative da svolgere durante l’esercizio finanziario 2024. Niente di tutto questo. İl programma viene ufficializzato a Roma il 14 gennaio 2025 in pompa magna con la partecipazione dell’Assessore Scarpinato e con l’assenza di Schifani e del Ministro Giuli. İl 18 gennaio 2025 tutti al teatro Pirandello per festeggiare alla presenza di Mattarella il titolo di “Agrigento capitale della cultura 2035”. Perché si è perso tutto questo tempo? Dai fatti evidenziati a parere di molti Agrigentini la colpa va assegnata al Comune e alla stessa presidenza della Regione. Ora tutti gli apprendisti e i protagonisti cercano alibi e giustificazioni attorno ad un evento ormai impantanato a causa dell’egoismo politico e dalla negligenza burocratica. İl cambio di guardia della presidenza non giustifica alcunché, anzi mette in luce una strategia della presidenza della Regione di volere gestire l’evento e di esautorare il Comune di Agrigento. Allora ben venga l’osservatorio delle Associazioni culturali della città il cui compito sarà di confronto e di grande attenzione nell’interesse esclusivo di Agrigento.