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“Tentato omicidio a Joppolo Giancaxio”: 8 anni di carcere

Il tentato omicidio di Tommaso Alaimo a Joppolo Giancaxio: Francesco Russo condannato a 8 anni di carcere a termine del giudizio abbreviato.

Lo scorso 8 gennaio la Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero Gaspare Bentivegna, ha invocato la condanna del panettiere di Joppolo Giancaxio, Francesco Russo, a 10 anni e 4 mesi di reclusione, applicando lo sconto di pena di un terzo perché il giudizio è abbreviato. Adesso ha sentenziato il giudice per le udienze preliminari, Micaela Raimondo: attenuanti generiche, 8 anni di carcere. Lui, Russo, 29 anni, all’alba di domenica 25 agosto scorso, al culmine di un alterco, ha sparato contro un suo compaesano, Tommaso Alaimo, 23 anni, ferendolo gravemente al midollo osseo. La vittima e i suoi genitori sono parte civile tramite l’avvocato Gianluca Sprio. Francesco Russo pagherà 50.000 euro a Tommaso Alaimo, e 30.000 euro alla famiglia.

Tommaso Alaimo

Il panettiere utilizza gli occhiali, sono lenti spesse, “vetri di bottiglia”, che servono a correggere un’accentuata miopia. E Francesco Russo si è aggrappato ai suoi occhiali quando ha risposto ai magistrati che lo hanno interrogato. E ha dichiarato a verbale: “Abbiamo litigato, perchè Tommaso Alaimo sbeffeggiava un mio cugino disabile. Non era la prima volta, ma l’ennesima. Un tormento. Quella notte a mio cugino gli aveva rubato e danneggiato il telefono cellulare. Scontrandomi sono stato colpito al volto con un calcio, sono volati gli occhiali, non vedevo quasi più nulla, solo una sagoma sfuocata, ho sparato per reazione, non volevo ucciderlo, non avevo affatto intenzione di sparare per uccidere”. Tommaso Alaimo è stato trafitto da un proiettile esploso dal revolver clandestino con matricola abrasa di Russo. E’ entrato da sotto una clavicola e gli ha attraversato un polmone conficcandosi a metà della colonna vertebrale dopo avere perforato il midollo osseo. A Russo si contestano il tentato omicidio e il porto abusivo d’arma, la calibro 44 che lui, scappando dal luogo della sparatoria, ha gettato in campagna e che poi, bloccato in automobile, ha indicato ai Carabinieri dove fosse per recuperarla.

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