L’incognita sul voto del 27 aprile
Il ricorso contro le elezioni indirette delle Province solleva un’incognita sul voto del 27 aprile. Alleanza elettorale tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Il ricorso al Tar contro il decreto sulle elezioni Provinciali indirette di secondo grado il 27 aprile spariglia le carte sui tavoli di lavoro dei partiti. Il deputato regionale del Partito Democratico, Nello Dipasquale, che è ragusano, rileva il paradosso che il ricorso per bloccare le elezioni di secondo grado, per illegittimità costituzionale, è stato presentato dall’altrettanto ragusano Giambattista Genovese, presidente del Consiglio comunale di Ispica. E che – ecco il paradossale – Genovese è un esponente dell’area del centrodestra. E quindi Dipasquale tira le somme denunciando i “pasticci del centrodestra, che non si contano più perché (sono parole sue) dopo avere venduto la favola delle elezioni dirette di primo grado, bocciata dal governo Meloni a Roma, adesso spunta un ricorso di un esponente della stessa area politica per stoppare le elezioni indirette di secondo grado. Un paradosso senza fine”. E quindi Dipasquale paventa l’ennesimo tentativo dell’attuale maggioranza di perpetuare il controllo delle ex Province attraverso i commissari, anche se oggi il tentativo è più difficile perché alcune parti del centrodestra si sono davvero stancate dei commissari. Tuttavia nel frattempo nei cantieri si lavora nella prospettiva del voto di domenica 27 aprile. Sabato prossimo, primo marzo, i segretari regionali del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, e del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, forti di una stretta di mano elettorale, incontreranno a Gela gli amministratori locali aventi diritto al voto, che non si riconoscono politicamente nel centrodestra. E così poi si proseguirà in Sicilia, “per avviare – spiegano Di Paola e Barbagallo – un dialogo intenso, un cammino condiviso, per comporre (democraticamente e non imposte) liste comuni di candidati consapevoli della politica fallimentare della maggioranza di Schifani”.
teleacras angelo ruoppolo