NON ILLUDIAMOCI, L’AEROPORTO E’ SEMPRE QUELLO DI PENELOPE “che faceva e disfaceva la tela”
di Paolo Cilona
Attorno all’aeroporto di Agrigento si registra tanto ottimismo e molta considerazione nei riguardi del Ministero competente. La fattibilità del progetto o meglio l’idoneità della località non vuol dire niente. Tutti i siti individuati di volta in volta dall’Avit nella fascia centro meridionale della provincia di Agrigento: Piano Romano (Licata); Misilina (Favara); Cannatello (Agrigento); Contrada Noce (Racalmuto) sono stati ritenuti fattibili. Quindi niente di nuovo sul cielo di Agrigento. Viene sempre meno la volontà di andare oltre. Purtroppo è nelle cose e nei comportamenti e soprattutto nei fatti, che l’aeroporto resta sempre il più grande sogno degli agrigentini a causa di una classe politica sterile che non prende il bue per le corna ed andare al di là della semplice fattibilità dell’opera. Ed è ancora più grave il comportamento assunto adesso dal partito del ministro dei trasporti che a parole si dichiara disponibile a sostenere la costruzione. İl governo ha il dovere di fare uscire dal suo isolamento la provincia di Agrigento finanziando il progetto e mettere fine allo stillicidio di richieste di vari documenti. İl temporeggiare è al pari della tela di Penelope. Da 70 anni si prende gioco degli agrigentini con la pista di carta.