Schifani sui ricorsi contro i termovalorizzatori
Una raffica di ricorsi rischia di bloccare il Piano regionale sui rifiuti, e, di conseguenza, la procedura di installazione dei due termovalorizzatori, uno a Palermo, a Bellolampo, per la Sicilia occidentale, e l’altro nell’area industriale di Catania per la Sicilia orientale. Sono già 12 i ricorsi depositati, soprattutto da associazioni ambientaliste, e anche dai gestori delle principali discariche nell’isola. Alcuni ricorsi sono stati presentati al Tar, altri sono indirizzati al Presidente della Repubblica o al presidente della Regione. Ebbene, a fronte di ciò Renato Schifani non si scompone più di tanto, non entra nel merito dei ricorsi, ma, innanzitutto, punta il dito contro il personale della Regione che non lo ha informato della giacenza dei ricorsi in assessorato. Schifani infatti tuona: “Per quanto riguarda i ricorsi, era prevedibile che su un tema così sensibile, come i termovalorizzatori, il percorso fosse a ostacoli. Ciò che mi preoccupa è che i ricorsi giacciano in assessorato. Lo abbiamo scoperto grazie alla stampa che ci ha consentito di apprenderlo prendendo i necessari provvedimenti. Mi terrorizza una lacuna così… che possa svegliarmi una mattina e scoprire che non abbiamo resistito in tempo a un ricorso…”. Nel frattempo a turbare ancor più il sonno di Schifani è la prospettiva di altri ricorsi, in particolare da parte delle sette aziende che si sono candidate nel 2021 alla costruzione dei due termovalorizzatori previsti dal governo Musumeci. Ai due bandi dell’epoca risposero sette colossi del settore che adesso potrebbero pretendere il risarcimento dei danni per lo stop ai progetti. Ecco perché da ultimo l’assessorato ai Rifiuti ha revocato i bandi oggetto della controversia.