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Caso “referto istologico”: recuperato tutto l’arretrato

Concluso il lavoro di smaltimento dei circa 3000 esami istologici da refertare all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. L’intervento dell’assessore Faraoni.

Riepilogando brevemente: l’insegnante di Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, 56 anni, ha atteso 8 mesi l’esito dell’esame istologico. E nel frattempo il suo tumore all’utero ha prodotto metastasi fino al quarto stadio. I magistrati hanno acquisito le cartelle cliniche all’ospedale di Mazara in cui nel dicembre del 2023 la signora Gallo è stata operata. Il fine dell’indagine penale è accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo del referto e l’aggravamento della malattia. Secondo quanto emerso da un’apposita relazione, allo scorso 4 marzo sono stati ancora da refertare 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025. Il carico di lavoro è stato affidato dalla Regione alle Aziende sanitarie di Palermo, Catania e Caltanissetta, e agli ospedali palermitani Policlinico, Villa Sofia-Cervello, Civico e Fondazione Giglio. Ebbene adesso è stato smaltito tutto l’arretrato. E sono stati riscontrati almeno una trentina di altri casi di vittime dei ritardi. Ad esempio, un uomo di 68 anni di Partinico, malato di tumore, è stato in attesa 5 mesi del referto istologico, ed è morto ancora in attesa. A fronte del recupero concluso, l’assessore regionale alla Sanità, Daniele Faraoni, commenta: “Il piano straordinario per azzerare i tempi di attesa nella refertazione dei campioni di anatomia patologica all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha funzionato. Il lavoro assegnato alle aziende del Servizio sanitario regionale, coinvolte per esaminare gli oltre 3000 campioni istologici, è stato concluso nei tempi prestabiliti. E’ stato suggerito, inoltre, al direttore sanitario dell’Azienda sanitaria di Trapani di istituire una task-force per completare nel più breve tempo possibile le comunicazioni a tutti i pazienti in attesa”.

teleacras angelo ruoppolo

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